Soluzione per smaltire i rifiuti edili dopo un lavoro di ristrutturazione
Quando devono essere effettuati dei lavori di ristrutturazione, può capitare che si renda necessaria una demolizione, anche se solo parziale, dei muri: si tratta di un'operazione che comporta la produzione di macerie che, poi, devono essere smaltite. Appare evidente, infatti, che non si tratta di rifiuti tradizionali e, quindi, non si può fare riferimento alla spazzatura di casa: tali scarti sono a tutti gli effetti dei rifiuti speciali, che potrebbero non essere accettati in discarica.
La soluzione per il ritiro calcinacci
Per smaltire le macerie è necessario fare riferimento a un'impresa specializzata nel ritiro calcinacci a Roma o in qualsiasi altra città d'Italia ci si trovi. Secondo la legge n. 2 del 2009, i materiali come la roccia e la terra che provengono dagli scavi non possono essere ritenuti dei rifiuti, il che vuol dire che devono essere recuperati, per esempio per opere di giardinaggio o per reinterri da effettuare all'interno dello stesso cantiere in cui sono stati prodotti. Nel caso in cui si desideri impiegarli altrove, è possibile farlo solo a condizione che venga presentata una domanda ad hoc in Comune: occorre, infatti, dimostrare che tali prodotti di scavo sono innocui e non inquinano in alcun modo.
Per quel che concerne i rifiuti inerti che vengono prodotti nei cantieri edili dopo la demolizione di un sottofondo, di un solaio, di un tavolato o di qualsiasi altro tipo di struttura è tassativo e obbligatorio uno smaltimento ad hoc: in questi casi, infatti, c'è il rischio di avere a che fare con materiali che potrebbero essere contaminati in qualche modo, quindi pericolosi perché entrati in contatto con sostanze tossiche. Il legno, il ferro e i laterizi, ma anche i calcinacci, i mattoni, il cemento armato, il cartongesso e le piastrelle: sono tutti elementi e materiali che presuppongono delle attenzioni specifiche.
L'incarico dello smaltimento di queste macerie deve essere affidato a una ditta specializzata, ma è indispensabile compilare dei moduli ad hoc per l'attribuzione del compito. C'è bisogno, inoltre, di un documento di accompagnamento se le macerie superano i 30 chili di peso al giorno, e lo stesso documento è necessario per i rifiuti pericolosi, a prescindere dal loro volume e dal loro peso. Lo scopo di tali attenzioni è quello di assicurare la tracciabilità dei rifiuti, per i quali devono essere indicate la tipologia, l'origine, la quantità e la provenienza, così come vanno specificati il percorso coperto dai veicoli usati per il trasporto tra il cantiere e la discarica e i dati che riguardano l'impianto di destinazione.
Il riciclo dei rifiuti edili
Il riciclo dei rifiuti edili e dei calcinacci è una possibilità che sarebbe opportuno prendere in considerazione con la massima attenzione, soprattutto se si pensa che in Italia le opere di demolizione generano ogni anno rifiuti per 35 miliardi di chili. I calcinacci, per essere riciclati, devono essere selezionati in funzione delle loro dimensioni e controllati - in modo tale che possa essere verificata la presenza di elementi nocivi -; quindi possono essere inviati in un impianto di smaltimento per essere polverizzati e usati, per esempio, per realizzare sottofondi stradali. La demolizione selettiva, che è un trattamento costoso ma in grado di aumentare le possibilità di riciclare gli scarti, prevede di indirizzare i materiali di scarto che possono essere riutilizzati in direzione degli impianti di trattamento più adatti, mentre lademolizione controllata prevede una separazione dei materiali attuata a seconda della loro consistenza.
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