Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima è progetto finalizzato a ridurre entro il 2030 le emissioni inquinanti
Il PNIEC o Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima fa parte di un ambizioso progetto finalizzato a ridurre entro il 2030 le emissioni inquinanti che ha visto, tra i tanti protagonisti, anche il nostro paese. Il progetto si inserisce in una cornice più ampia fissata dall'Energy Union, che ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i paesi dell'Unione Europea, dai governi alle imprese passando per i cittadini, affinché riducano la propria impronta sull'ambiente. Il piano si articola sostanzialmente su tre livelli: l'uso di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni e il miglioramento dell'efficienza energetica.
Per quanto riguarda l'uso di energie rinnovabili, i tecnici incaricati hanno stilato una serie di previsioni arrivando alla conclusione che il paese potrà vantare circa il 30% dei consumi finali coperto da fonti rinnovabili entro il 2030. In particolare, la copertura riguarderà per il 55% il settore elettrico, per il 21% il settore dei trasporti e per il 33% il settore termico.
Anche sul piano dell'efficienza energetica le previsioni sono incoraggianti: è stato infatti stimato che entro il 2030 potrebbe essere stimata una riduzione del 43% dei consumi di energia primaria. Ultimo punto di analisi, non certo per importanza, è la riduzione delle emissioni. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sarà infine necessaria una riduzione dei cosiddetti gas serra di almeno il 33%.
Efficienza energetica: facciamo un passo in avanti
Ovviamente per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima è necessario agire su più fronti, a partire dalle nostre abitudini quotidiane. Limitare l'utilizzo dei mezzi privati, favorendo quelli pubblici, preferire l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici, spegnere le luci quando si esce dalle stanze, accendere il riscaldamento solo quando è realmente necessario: sono solo alcuni dei piccoli gesti che possiamo mettere in pratica su scala personale per tutelare l'ambiente e migliorare l'efficienza energetica.
Sempre a livello personale, ma riguardante interventi più sostanziosi, è invece la scelta di installare dispositivi che guardino al risparmio energetico. Ovviamente in tutte queste decisioni anche, e forse soprattutto, le aziende sono chiamate a rispettare determinate linee di condotta e ad adottare soluzioni che abbiano un impatto minore sull'ambiente e sui consumi.
Durante la bella stagione, ma non solo, uno dei problemi più importanti affrontato dalle aziende è quello relativo al raffrescamento dei luoghi di lavoro, soprattutto nel caso di ambienti di grandi dimensioni come i capannoni industriali. Se da un lato alcune aziende ricorrono all'installazione di impianti di condizionamento, dall'altra un numero sempre crescente di realtà industriali sta cominciando a far affidamento su soluzioni alternative agli impianti di condizionamento tradizionali, come nel caso dei raffrescatori evaporativi industriali.
Raffrescatori evaporativi: tecnologie green
I raffrescatori evaporativi sono la giusta soluzione per il raffrescamento di ambienti industriali di grandi dimensioni e rientrano a pieno titolo tra le tecnologie green perché si basano sul principio fisico dell'evaporazione, consumano una quantità irrisoria di energia elettrica e non rilasciano nell’ambiente nessuna sostanza nociva come liquidi refrigeranti, in quanto non li utilizzano.
Il loro funzionamento è molto semplice ed intuitivo: il raffrescatore è infatti dotato di una ventola che aspira l'aria calda esterna e la spinge verso dei pannelli costantemente bagnati; l'umidità dei suddetti pannelli è garantita da un sistema interno, responsabile anche di raccogliere ed espellere l'acqua in eccesso per evitarne il ristagno. Una volta attraversato il pannello l'aria calda cede il calore all'acqua che evapora e si tramuta in aria fresca che viene sospinta verso l'ambiente da rinfrescare.
L'aria che esce dal raffrescatore evaporativo non è quindi soltanto aria fresca ma soprattutto aria pulita e salubre, in quanto prelevata direttamente dall’esterno. Spesso, infatti, gli ambienti in cui è presente un forte surriscaldamento dell'aria, come nel caso dei capannoni industriali dove sono presenti numerosi macchinari, sono caratterizzati da un'aria poco salubre che favorisce anche il ristagno di odori e il di fumi tossici.
Per garantire un'aria pulita e salubre con un consumo di energia contenuto si può scegliere i raffrescatori evaporativi industriali, facendo così un passo in avanti nella realizzazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
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